Un tempo, Facebook e Instagram erano le piazze digitali per eccellenza: luoghi in cui scambiarsi opinioni, imparare qualcosa di nuovo e creare connessioni autentiche. Oggi, invece, qualcosa è cambiato. I like sono sempre meno, i commenti sono diventati semplici sequenze di emoticon e chi interagisce lo fa spesso per polemizzare piuttosto che per confrontarsi in modo costruttivo. Ma cosa sta succedendo davvero?

Dietro un Like: La Psicologia del Consenso e del Silenzio
Dietro un like non c’è solo un gesto automatico, ma un vero e proprio processo psicologico. Molti utenti evitano di lasciare un like per paura di essere giudicati o associati a un determinato pensiero. Un po’ come nella vita reale, dove si evita di esprimere apertamente un’opinione per non creare tensioni.
Questo fenomeno è particolarmente evidente nei post che trattano argomenti seri o di attualità: piuttosto che esporsi, molte persone scelgono il silenzio digitale. Al contrario, i contenuti trash e di puro intrattenimento ricevono più interazioni, perché non richiedono un coinvolgimento intellettuale e non espongono a giudizi.

L’Evoluzione delle Interazioni: Dai Commenti alle Emoticon
Se un tempo Facebook e Instagram erano il terreno fertile per discussioni e scambi di idee, oggi i commenti si sono trasformati in una sequenza di emoticon e reazioni impersonali. Il pollicione in su ha sostituito il pensiero critico, e il dibattito si è ridotto a poche frasi lapidarie o, peggio ancora, a insulti gratuiti.
La qualità delle conversazioni si è drasticamente abbassata: chi commenta lo fa spesso per sfogare rabbia o frustrazione, non per aggiungere valore alla discussione. I social, che un tempo erano strumenti di connessione, sono diventati valvole di sfogo per utenti arrabbiati e frustrati.

Le Pagine Facebook e Instagram: Da Comunità a Muri del Pianto Virtuali
Un altro grande cambiamento riguarda le pagine. Una volta erano strumenti potentissimi per costruire comunità, fidelizzare follower e diffondere contenuti di valore. Oggi, invece, sembrano aver perso completamente la loro funzione: non generano più engagement, non attirano nuovi follower e sono diventate semplicemente spazi in cui gli utenti si lamentano, criticano o ignorano.
Le persone non seguono più le pagine, non vogliono impegnarsi in conversazioni costruttive e preferiscono scorrere senza lasciare traccia. L’algoritmo stesso sembra aver premiato questo comportamento, dando maggiore visibilità a contenuti sensazionalistici e spingendo sempre più verso un modello di social basato sull’immediatezza e sulla superficialità.
La Decadenza di Facebook e Instagram: Social o Reality Show?
Facebook e Instagram, che nascevano come piattaforme per socializzare e condividere, oggi assomigliano più a un grande show televisivo. Il gossip, il trash e la polemica attirano più interazioni dei contenuti informativi o di valore. Chi cerca di creare discussioni interessanti e costruttive si scontra con un pubblico che ha perso interesse per la profondità e la riflessione.
La piattaforma di Zuckerberg sembra fare acqua da tutte le parti: da luogo di incontro e di confronto, si è trasformata in un’arena in cui regnano lo sfogo e l’odio. Il problema non è solo l’algoritmo, ma un cambiamento profondo nel modo in cui gli utenti interagiscono e percepiscono il valore dei contenuti.

Cosa Possiamo Fare?
Nulla… I social non sono stati sempre così, ma serve un’inversione di rotta. Altrimenti, rimarranno solo un grande calderone di polemiche, emoticon e sfoghi compulsivi.